Quando pensiamo allo zucchero, la nostra mente corre immediatamente a quello che tecnicamente prende il nome di saccarosio, che tutti abbiamo in cucina e che usiamo per dolcificare tè, caffè o nella preparazione di dolci. Tuttavia, è necessario fare una precisazione: gli zuccheri non sono tutti uguali, ma si dividono tra semplici e complessi. Quelli semplici, che tendono ad alzare molto velocemente il livello di glicemia nel sangue perché immediatamente assimilati, non dovrebbero superare mai il 15% dell’apporto energetico quotidiano. Quelli complessi, che prima di essere assorbiti dall’organismo devono essere scomposti, possono arrivare fino al 55%. Nella prima categoria, ovvero zuccheri semplici, rientrano fruttosio, saccarosio, glucosio, lattosio, che ritroviamo sulle nostre tavole sotto forma di sostanze raffinate come lo zucchero da tavola. Molti degli zuccheri semplici sono presenti anche nel latte o aggiunti in molte bevande e alimenti tra i quali i sughi pronti, i cereali, ma anche in molti legumi in scatola. Insomma, quegli zuccheri a cui dobbiamo prestare attenzione sono un po’ ovunque e superare il quantitativo giornaliero consigliato dalle linee guida è molto facile, così come è altrettanto facile sviluppare una dipendenza. Del resto, lo zucchero è considerato come una “droga”. Un consumo eccessivo di zuccheri aumenta il colesterolo cattivo e le malattie cardiovascolari, abbassa i livelli di concentrazione, danneggia elastina e collagene accelerando l’invecchiamento cutaneo e causando la comparsa di rughe precoci, agisce sull’umore, aumenta i processi infiammatori, il grasso viscerale (quello che circonda fegato e reni) e di conseguenza le malattie metaboliche. Inoltre, uno studio pubblicato sulla rivista Cancer Research ha dimostrato come una dieta ricca di fruttosio favorisca la crescita del tumore al seno, confermando così ricerche precedenti che avevano collegato l’eccesso di zuccheri a questa malattia. Se è vero che lo zucchero è il carburante del cervello, è altrettanto vero che un consumo eccessivo compromette la capacità di concentrarsi. I dolci provocano un picco iniziale di insulina e una sensazione di vitalità, felicità e benessere, al quale però segue molto velocemente la sensazione opposta, andando così a influire significativamente sull’energia e sulla lucidità mentale. Per quanto possibile, sarebbe necessario evitare di dolcificare troppo, bilanciando i pasti attraverso l’assunzione di proteine e fibre. Il primo SOS che indica un consumo eccessivo di zucchero è lanciato dalla pelle, che si “spegne” e che reagisce con qualche eruzione cutanea come brufoli o rosacea. A lungo andare, lo zucchero può danneggiare anche elastina e collagene, accelerando l’invecchiamento e causando la comparsa di rughe precoci. Ecco perché ridurre i dolci e bilanciare la dieta con la giusta quota di fibre e proteine è un toccasana per la nostra pelle, che risulterà più luminosa e sana. Lo zucchero è un nemico giurato dei denti. Alcuni batteri presenti nel cavo orale si nutrono di zuccheri producendo, in fase di digestione, acidi. Questi acidi, attraverso un processo che prende il nome demineralizzazione, rimuovono i minerali dallo smalto dei denti causando la formazione di piccoli fori, che a lungo andare aumenteranno di dimensione dando vita alle carie. Consumare troppo zucchero interferisce con il rilascio della serotonina, ormone della felicità, e della melatonina, ormone che regola il ciclo sonno-veglia. Mangiare alimenti dolci poco prima di andare a dormire potrebbe rendere difficile abbandonarsi tra le braccia di Morfeo. Ma non è tutto, perché la mancanza di sonno può compromettere anche il funzionamento degli ormoni che regolano la sazietà, aumentando il senso di fame durante il giorno. Tutti sappiamo bene che biscotti, dolciumi e affini, se consumati in eccesso fanno lievitare il peso. La smisurata assunzione di alimenti con un indice glicemico alto, infatti, determina un innalzamento della glicemia e il conseguente aumento dell’insulina, ormone prodotto dal pancreas, che a sua volta facilita la trasformazione degli zuccheri in grasso. Per ridurre il consumo di zucchero senza che il nostro organismo vada in “astinenza”, è necessario prendere coscienza di aver sviluppato una dipendenza. Solo così si può agire in modo concreto e ottenere dei risultati. Si può iniziare sostituendo i dolci con frutta fresca e secca (per esempio una mela e 5 mandorle), oppure con uno yogurt naturale a cui aggiungere frutta. Fondamentale è l’attività fisica, che grazie al rilascio di endorfine permette di abbassare il livello di stress, favorisce il controllo dell’appetito e aumenta il senso di felicità. A colazione è meglio scegliere cereali integrali e frutta, ricordando che due porzioni giornaliere corrispondono al limite massimo di zuccheri semplici da assumere quotidianamente, mentre i cereali zuccherati o glassati al cioccolato sono assolutamente da evitare. Se a merenda siete pervasi da una improvvisa voglia di dolce, optate per un gelato artigianale. Con un po’ di buona volontà, prendere le distanze dal consumo eccessivo di zuccheri non è poi così difficile. I benefici per corpo e mente sono numerosi e includono una maggiore lucidità mentale, energia, una pelle più levigata, meno carie dentali, un miglior sonno e un giro vita più snello. Ridurre lo zucchero è un passo importante verso una vita più sana e longeva. Tipologie di Zuccheri
Effetti del Consumo di Zucchero
Benefici dell’Eliminazione dello Zucchero
Più Lucidità Mentale ed Energia
Pelle più Levigata
Meno Carie Dentali
Migliora il Sonno
Il Giro Vita Ringrazierà
Come Ridurre il Consumo di Zucchero in Modo Intelligente
Conclusione